La violenza va condannata, sempre. Ma non cancella le domande di migliaia di persone scese in piazza pacificamente.
In tutta Italia si è manifestato contro la carneficina in corso a Gaza e la strage di diritti, di diritto e di democrazia che sta compiendo il criminale Netanyahu.
Si è manifestato per denunciare l'atteggiamento complice del governo Meloni, che si rifiuta di riconoscere lo Stato di Palestina, come invece stanno facendo, o hanno già fatto, Portogallo, Canada, Australia, Regno Unito, Francia e altre grandi democrazie.
Si è manifestato per chiedere di approvare il pacchetto di sanzioni proposto dall'Unione europea, che va a colpire i ministri di Netanyahu e che prevede lo stop alla collaborazione militare.
Si è manifestato per chiedere a Meloni di riconoscere apertamente i crimini di guerra commessi nella Striscia.
E la destra che fa?
Strumentalizza gli scontri avvenuti in poche città, principalmente Bologna e Milano, per spostare l'attenzione e continuare a non dare risposte, evadere dalla realtà e fuggire dal Parlamento, come fa Meloni che proprio oggi ha annunciato che manderà Tajani a riferire in aula il 2 ottobre: tardi e male.
Condanniamo fermamente le violenze e gli atti di vandalismo nelle strade, che nulla hanno a che fare con il sostegno alla causa palestinese: Meloni e la destra però non usino gli scontri di oggi ad opera di pochi per ignorare le richieste dei molti.
di +Europa Nazionale
condiviso da Franco Avati