Il Presagio di Nicola Tommasoli

Ricordo e riflessione su Nicola Tommasoli
Il 5 maggio 2008, in via Amanti a Verona, di fronte a Porta Leoni, la tragica morte di Nicola Tommasoli ha segnato profondamente la memoria di chi lo conosceva e di chi ha appreso la notizia. Ex ragazzo di mia cugina Erica Rinaldi, che lavorava da Intimissimi, la sua scomparsa improvvisa ha sollevato domande, emozioni contrastanti e un forte bisogno di dare un significato a quanto accaduto.
Il ricordo di quella notte, del mio risveglio improvviso e della sensazione di aver “sentito” qualcosa di più grande, diventa qui un momento di riflessione personale e collettiva, un invito a non dimenticare e a trasformare il dolore in consapevolezza. Mi attivai per diffondere la guida della Campagna OSM per la DPN della LEGA OBIETTORI DI COSCIENZA di Milano alla Biblioteca centralizzata Universitaria Arturo Frinzi con il risultato di risposte con 2 colpi tosse ma nessuna raccolta fondi bensì al primo piano della Biblioteca TESTIMONIANZE di ammucchiate sentimentali. E quando uscivo dalla Biblioteca in via San Francesco sentivo voci di Studentesse che mi gridavano: " Allora? cosa aspetti!"
Ignorai il tutto sempre e continuai le mie ricerche filantropiche per completare il Libro "Il Ruolo della N.A.T.O.
La diffusione della Guida della L.O.C. all’università rappresenta un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo: un modo per reagire, per condividere idee, per cercare di migliorare l’ambiente che ci circonda attraverso il dialogo, la cultura e la responsabilità individuale. Ogni storia come quella di Nicola ci ricorda quanto siano fragili le nostre vite e quanto sia importante coltivare rispetto, empatia e attenzione verso gli altri.
Questa sezione può diventare uno spazio di memoria, ma anche di impegno: per promuovere valori di non violenza, solidarietà e partecipazione, affinché simili tragedie non vengano dimenticate e possano contribuire a costruire una società più giusta.