Intervento alla Camera su Difesa
Intervento alla Camera dei Deputati

L’intervento di Benedetto Della Vedova alla Camera dei Deputati è rivolto al Governo e nasce dall’esigenza di chiarire le ragioni del voto contrario a un ordine del giorno presentato da Giuseppe Conte. Tale odg contesta l’aumento della spesa per la difesa, italiana ed europea, e quindi il sostegno concreto all’Ucraina aggredita dal regime di Putin. In un contesto internazionale segnato da guerre e instabilità, la scelta di difendere la sicurezza comune e i valori democratici europei non può essere derubricata a semplice capitolo di spesa.
Della Vedova sottolinea come la solidarietà verso l’Ucraina non sia solo un dovere morale, ma anche un investimento strategico nella sicurezza dell’Italia e dell’Europa. Ridurre o mettere in discussione questi impegni significherebbe indebolire la credibilità del nostro Paese e lasciare spazio alle aggressioni autoritarie. La difesa comune, in questa prospettiva, è parte integrante di una politica estera responsabile e coerente con i principi costituzionali.

Nello stesso intervento viene definita la legge di bilancio come una manovra “misera, da governicchio”, incapace di affrontare le vere priorità del Paese. Mancano misure strutturali per la sanità pubblica, già sotto pressione e bisognosa di investimenti in personale, tecnologie e servizi territoriali. Non si intravedono politiche efficaci per promuovere la competitività del sistema produttivo, sostenere le filiere industriali e accompagnare la transizione digitale ed ecologica.
Un altro punto critico riguarda i giovani, costretti troppo spesso a lasciare l’Italia per trovare opportunità di studio e lavoro all’estero. L’assenza di interventi mirati su formazione, ricerca, innovazione e qualità dell’occupazione alimenta una fuga di talenti che impoverisce il futuro del Paese. L’intervento richiama quindi il Governo alle proprie responsabilità: difendere l’Ucraina e rafforzare la difesa europea, ma anche costruire una legge di bilancio all’altezza delle sfide sociali, economiche e generazionali che l’Italia deve affrontare.