Dopo la "lapidazione" politica e mediatica contro Ursula Von der Leyen e, in generale, i pesantissimi attacchi contro l'incapacità della Commissione e l'ineguatezza dell'Unione Europea" nella gestione dei dazi versus Trump e gli USA, ora qualche giornale spiega che la situazione per la UE può non essere così catastrofica e che Ursula ha fatto la sua parte conseguentemente al potere limitato di cui è investita, vd articoli su Il Foglio e La Stampa. Neppure una settimana fa sembrava una tragedia assoluta … adesso i pareri cominciano a divenire più variegati e anche un po' più benevoli.
Come avevo detto nell'immediato dell'annuncio dell'applicazione delle tariffe commerciali al 15% nei confronti dell'Unione Europea, le critiche feroci erano e sono eccessive, oltre che in alcuni casi imbarazzanti.
Purtroppo se l'Europa si sgretola da sola e' anche responsabilità di quelle forze politiche e dei loro leader che, invece di dare il proprio sostegno, si stanno trasformando tra i più attivi picconatori…Non mi riferisco solo ai partiti di destra già di per loro notoriamente e tristemente anti europeisti, ma anche a quelli di sinistra, del centro sinistra e dell'area riformista liberal-democratica per i quali l'europeismo dovrebbe rappresentare le fondamenta.
Un europeismo che certamente può essere critico, ma non deve divenire distruttivo, come invece si sta diffondendo in modo preoccupante.Speriamo che cambi il vento e al disfattismo di comodo, solleticato anche dalle imminenti tornate elettorali, si sostituisca un sano spirito costruttivo per un'Europa più coesa, più consapevole del suo valore e del suo ruolo, e soprattutto più forte e più efficace.
Chiudo questo mio commento con un passaggio che trovo molto azzeccato, nell'articolo di Serena Simeoni su La Stampa:
"…Trump e Von der Leyen non possono essere messi sullo stesso livello. Essere presidente degli Stati Uniti d'America non è la stessa cosa, in termini di poteri, che essere presidente della Commissione europea. Ridotto all'osso, uno poteva recitare il ruolo di protagonista in commedia. L'altra doveva tenere assieme i fili di 27 diversi attori"…
di
Anna Lisa Nalin
condiviso da Franco Avati