Omaggio "VIDEO SHOK" di Hitler dei neo-nazisti di Do.Ra nel loro Canale Telegram.

28.04.2025

Milano

L'omaggio a Hitler nel video shock dei neonazisti di Do.Ra. sul loro canale Telegram

Un montaggio di foto e video della propaganda nazista nei giorni a cavallo tra la nascita e la morte del Fuhrer: l'ultimo sfregio del gruppo di estrema destra di Varese

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23 Aprile 2025Aggiornato alle 18:21 2 minuti di lettura

Un video shock. Due minuti e diciotto secondi di omaggio a Hitler e di pura e inquietante propaganda nazista. Un montaggio compiaciuto e incalzante che è uno schiaffo in faccia ai milioni di ebrei sterminati nei lager e che configura – in modo sprezzante - un'evidente violazione almeno della legge Mancino. E' l'ultima provocazione, lanciata sul canale Telegram del gruppo, dai neonazisti Do.Ra. (Comunità militante dei dodici raggi) di Varese.

Il video dedicato a Adolf Hitler, al Terzo Reich e alla "soluzione finale" contro gli ebrei è intitolato "L'uomo contro il tempo - sia Fulmine che Sole". Accanto, nel post, c'è la faccina del Fuhrer e una svastica, e le date di nascita e di morte (20 aprile 1889-30 aprile 1945) del gran capo del nazismo. Insomma: due date – il 20 e il 30 aprile - che circoscrivono questi giorni e che anticipano il 25 aprile, 80° anniversario della Liberazione dell'Italia dall'oppressione nazifascista.

Il filmato si apre con Hitler in divisa che, braccio teso, sfila acclamato in mezzo a centinaia di migliaia di persone nella Germania nazista. Seguono momenti di vita comunitaria ai tempi del Reich: Hitler è l'uomo affettuoso che gioca e prende per mano i bambini ariani, poi eccolo di nuovo – il leader del Partito nazionalsocialista dei lavoratori – diventato Cancelliere e poi Fuhrer tedesco. In mezzo c'è spazio anche per le immagini che mostrano le performance ginniche delle ragazze della gioventù hitleriana: vestite di bianco, la svastica sul petto, danno vita a coreografie in mezzo ai prati. Nel "promo" dei neonazi varesotti – che dal 2012, anno della loro nascita, sfidano le istituzioni democratiche, la magistratura, le forze dell'ordine e la stampa con un crescendo di iniziative apologetiche del fascismo e del nazismo, il tutto intriso di odio razziale, antisemitismo e violenza – a un certo punto arriva il momento del "nemico": gli ebrei. Derisi, odiati, messi nel mirino fino alla soluzione finale, l'Olocausto. Sul monitor di un televisore ecco la faccia di Anna Frank, la scritta "6 milioni" e la stella di David. E ancora. Seconda guerra mondiale: i soldati nazisti marciano nelle città, gli aerei con la svastica sulla livrea sganciano bombe, lui, Hitler, "l'uomo contro il tempo", è immortalato di nuovo e sempre tra ali di folla festanti, in auto, sul balcone; la telecamera zoomma sui bambini in spalla ai genitori e, ancora, sulle ginnaste alle prese col cerchio. Saluto nazifascista finale, non prima di una carrellata dove si vede l'Europa di oggi invasa da omini neri – gli immigrati – e la facciata del parlamento europeo con le bandiere dell'Ue tinte di rosso.

Al netto di anni di provocazioni odiose, di blitz e azioni con striscioni corredati da fasci littori e svastiche, di eventi commemorativi dedicati al nazifascismo, alle SS e al genetliaco di Hitler, i Do.Ra. mai si erano spinti a postare sul loro canale Telegram un video così esplicito e sfidante. Lo hanno fatto a tre giorni dal 25 aprile, e cinque giorni dopo avere dato notizia – sempre su Telegram – di tre misure restrittive spiccate dalla questura di Varese nei confronti di altrettanti membri dell'organizzazione con sede ad Azzate presso il circolo "Fratelli Gervasini". I tre "Daspo fuori contesto" decisi dal questore per l'acclarata pericolosità sociale dei Do.Ra. impediscono ai tre militanti di frequentare spazi pubblici. La risposta dei naziskin – formalmente sotto inchiesta dal 2017 dalla procura di Busto Arsizio per tentata ricostituzione del partito fascista ma ancora a piede libero, con una sede e, appunto, la possibilità di organizzare eventi e comunicarli via social – non si è fatta attendere. "Non saranno certo le pulci ad infastidire i Leoni, evidentemente è la nostra storia (comprese le fedine penali che mostriamo senza vergogna) che parla per noi a livello legale in modo pregiudizievole…", hanno scritto nel solito vittimismo a braccio teso. Chiosa finale: "Ci spazzeranno? Probabilmente si. Ma non senza aver prima duramente combattuto. Ci fermeranno? Probabilmente no, se qualcuno in futuro dovesse raccogliere e continuare la nostra opera. Ci piegheranno? Mai". Con il simbolo di una lama. Così scrivevano i Do.Ra. neonazisti il 17 aprile. Ieri, il nuovo affondo con il video di propaganda dedicato a Hitler e alle sue mostruosità.
 
di PAOLO BERIZZI su la Repubblica

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